Molti di noi da bambini abbiamo fatto cose terribili per puro divertimento, molto spesso alcune di esse erano completamente sbagliate e qualcuno addirittura per tali errori non si da pace anche a distanza di anni da esse. Nel caso di Shoya, alcune bravate gli sono risultate fatali per la sua psiche.
Riuscirà a riprendersi dalle cattiverie “involontarie” che ha commesso da bambino?
Nella Tokyo Metropolitan Advanced Nurturing School, ovvero un’istituzione interamente finanziata dal governo circondata all’interno di un campus così grande da avere addirittura strutture di svago come teatri, caffetterie, minimarket e tanto altro, dove l’unico scopo è quello di formare un élite di persone in grado di ricoprire ruoli importanti all’interno della società e vanta un tasso di successo del 100% o quasi nel raggiungimento di tale obiettivo.
Quanti di voi si sono dichiarati alla propria amata, ma siete stati rifiutati? E se la sera stessa di uno di questi rifiuti sareste ubriachi e tornando a casa trovereste una ragazzina in divisa scolastica seduta per strada? Voi la portereste a casa come farà il protagonista?
Avete mai immaginato cosa potesse accadere se un uomo adulto, belloccio, colto e indipendente si innamorasse di una studentessa di 10 anni più piccola? Con quest’opera forse troverete la risposta che stavate cercando, tra varie scene dove Ryo dimostra in modo indiscusso l’amore che prova verso Ichika, dove lei lo rifiuta in ogni modo possibile. Come si evolverà la storia?
Quanto può essere complicato un amore tra Otaku? Fujita sensei, con quest’opera, ha provato a fornire alcuni esempi di coppie otaku innamorate con interessi diversi come gli Anime, Manga e i Videogiochi…
Tutti noi qualche volta, presi dall’impeto del momento, esprimiamo desideri assurdi che probabilmente nemmeno vorremmo che si realizzassero, è una cosa tipica che facciamo durante una conversazione, giusto per dare un tocco di sarcasmo al discorso. Nel caso di Tachibana tale espressione gli è costata cara…
Parliamo adesso di un anime di genere Isekai, uno di quelli molto tranquilli dove la protagonista è la più forte di qualunque cosa e vive la sua quotidianità facendo quello che più le piace, senza temere difficoltà estreme, ma rimanendo comunque cauta e guardinga.
Terza opera degli autori di Death Note, Platinum End è un’opera dove 12 persone lottano tra loro, con i propri ideali, per vincere il gioco mortale che permetterà di succedere Dio. Chi la spunterà?
Cosa può mai fare un personaggio principale che si trova già all’apice della potenza di tutte le razze annoiato? Ovviamente cercare di diventare ancora più potente migliorando in altri campi che vadano al di fuori della magia. Come? Andando a leggere la recensione.
Yashahime sarà davvero il seguito giusto della famosissima opera di Rumiko Takahashi intitolata Inuyasha?
Scopriamolo nel dettaglio in questa recensione
Ah, quanto mancava un’opera incentrata sul tema del Cosplay! Un anime davvero molto leggero, bello e divertente come questo mancava da un po’, escludendo la tematica del Cosplay, rimane comunque molto godibile con la storia tra i due protagonisti.
Quanti di voi hanno pensato di iniziare nuovamente la propria vita? Nel caso di Suzu riesce a farlo grazie al mondo virtuale di U, dove diventerà la più famosa cantante e…
RantoNeet 